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Latte e derivati: sono davvero così necessari per la nostra salute oppure possono essere addirittura dannosi per il nostro organismo? Il dibattito negli ultimi tempi si è molto acceso intorno a questa tematica e da diverse parti – vegani, nutrizionisti, scienziati, vip e persone comuni – si stanno diffondendo diversi dubbi sull’effettiva necessità di assumere quotidianamente latte o suoi derivati.

La nutrizionista Mel Wells ha stilato recentemente una lista di 7 ragioni per cui dovremmo eliminare per sempre latte e derivatidalla nostra dieta. Vediamoli insieme.

Il latte contiene ormoni collegati al cancro

Il latte che consumiamo da adulti contiene ormoni bovini che sarebbero stati collegati al cancro al seno e alla prostata. In aggiunta agli estrogeni e progesteroni già presenti naturalmente nel latte, in alcuni Paesi agli animali viene inoltre somministrato un ormone della crescita, “utile” a produrre più latte. Come spiega la Wells, “questi ormoni rilasciano il composto chimico IGF-1, che è stato correlato con tutta una serie di malattie, tra cui cancro alla prostata e al seno, ipertensione, diabete e  ginecomastia”.

La caseina è collegata al cancro e alle malattie croniche

Il problema sarebbe costituito dalla reazione immunitaria delle nostre cellule alla proteina del latte, che viene vista come una sorta di “invasore estraneo”, da attaccare ed eliminare. Dal momento, però, che la caseina è molto simile ad altre sostanze presenti nell’ organismo, il nostro sistema immunitario attaccherebbe anche le proteine e le cellule naturalmente presenti nel corpo. Secondo unostudio condotto nel 2011 in Corea, la proteina del latte, la caseina, potrebbe promuovere la proliferazione delle cellule del cancro della prostata come PC3 e LNCaP. Allo stesso tempo,altri studi suggeriscono che gli uomini che evitano i prodotti lattiero-caseari sono a minor rischio di incidenza di cancro della prostata, rispetto ad altri.

Il calcio e la salute delle nostre ossa

Dal momento in cui cominciamo, ogni mattina, a consumare il latte bovino a colazione veniamo letteralmente bombardati da pubblicità e messaggi promozionali che in ogni modo cercano di convincerci del fatto che il latte e i prodotti caseari siano collegati con l’assunzione di calcio e la salute delle nostre ossa.

Questo aspetto, però, sarebbe quantomeno controverso. La nutrizionista cita uno studio, lo Harvard Nurses’ HealthStudy: cominciato nel 1989, ha seguito le abitudini alimentari di 75mila donne per 12 anni, mostrando “nessun effetto protettivo del consumo di latte e derivati sui rischi di fratture alle ossa”.

Il lattosio non è digeribile

Il lattosio, lo zucchero presente nel latte, può essere digerito dal nostro organismo solo producendo un enzima, il lattasi. Questo elemento, però, dovrebbe scomparire dal nostro organismo in maniera naturale appena passato il periodo dell’allattamento, intorno ai due anni di età. Per questa ragione, secondo alcuni esperti, molte persone sarebbero intolleranti al lattosio: in realtà, è come se lo fossimo tutti, dal momento che non siamo in grado di assimilarlo in maniera appropriata.

“Molti esperti”, spiega la Wells, “credono che il latte sia destinato ai bambini che crescono, non agli adulti. Ecco perché quando gli adulti assumono gli zuccheri del latte, dal momento che non hanno lattasi per scomporli, questi finiscono nel colon, producendo gas che possono causare crampi,nausea, meteorismo e diarrea”.
La nostra è l’unica specie sul pianeta che continua a bere latte anche in età adulta; ed è anche la sola a bere il latte prodotto da un’altra specie: “Se ci pensi, da questa prospettiva, è piuttosto strano che noi umani beviamo il latte di mucca!”.

Non fa bene alla linea

Se ci riflettiamo un momento, l’allattamento umano ha uno scopo molto preciso: “trasformare” un neonato di 4 chili in un bimbo intorno ai 12 chili. Sembra una dieta piuttosto ingrassante no? Allo stesso tempo, il latte di mucca punta a far diventare un vitello un esemplare da circa un migliaio di chili. “Se vuoi perdere peso, quindi, perché mai dovresti bere qualcosa il cui solo scopo è quello di farti crescere il più in fretta possibile?”.

Non fa bene alla pelle

L’ormone IGF-1, di cui abbiamo parlato anche al punto 1, può provocare danni alla pelle: infiammazione, acne, arrossamenti e disturbi di diverso genere. I prodotti caseari spingono inoltre la pelle a produrre sebo in eccesso, aumentando la presenza di foruncoli, brufoli e altri inestetismi.

 

Il National DairyCouncil, organizzazione non-profit composta da esperti educatori e nutrizionisti nel settore del latte e dei suoi derivati, ha risposto alle “accuse” della Wells con un comunicato. Secondo l’ente, non ci sarebbero sufficienti evidenze scientifiche a supporto della correlazione tra cancro e prodotti caseari, così come tra latte e formaggi e aumento di peso. Tali prodotti, dunque, non sarebbero dannosi purché consumati con moderazione e all’interno di una dieta equilibrata.

In ogni caso, possono esistere anche delle ragioni etiche per abbandonare del tutto i prodotti caseari provenienti dall’allevamento intensivo dei bovini. Peta, l’organizzazione animalista internazionale, qualche tempo fa ha lanciato un appello insieme all’attrice Emily Deschanel, sottolineando la crudeltà dell’industria casearia e in particolare delle tecniche utilizzate per indurre nelle mucche uno stato di gravidanza continua (spesso attraverso inseminazione artificiale), in modo che possano produrre latte per il consumo umano.

Per chi ha intenzione di eliminare una volta per tutte il latte dalla propria dieta, ecco un elencodi alcuni degli ortaggi e delle verdure più ricche di calcio, con cui possiamo integrare l’apporto di questo elemento nella nostra alimentazione quotidiana:

Cavolo
Broccoli
Broccoli di rapa
Cavolo cinese
Fichi
Arance
Fagioli bianchi
Okra
Mandorle

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