fbpx

Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla luce. Cartesio la definì la “sede dell’ anima” nel XVII secolo e da allora gli studi proseguirono nella convinzione che fosse implicata negli equilibri della psiche. Situata al centro del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale). Infatti l’ormone che secerne primariamente è la melatonina, sostanza nota perchè associata appunto alla qualità del sonno e, in buona misura, anche al processo di invecchiamento.

La Ghiandola pineale produce ciò che e’ conosciuto come DMT, sostanza in grado di portare l’individuo ad avere viaggi extradimensionali, e extratemporali.

Il DMT (dimetiltriptammina) e la pinolina (o pinealina), sono tra questi i più potenti. Il DMT è una sostanza psicotropa esistente in natura che si può estrarre da diverse piante e gli effetti psichedelici di chi lo sperimenta hanno breve durata ma intensità elevata. Questo neurormone permette il distacco dall’ego, l’espansione della coscienza e l’interazione con altre dimensioni. Studi condotti negli anni ’50 sullo sciamanesimo rivelano che nel corpo di presunti mistici sono state osservate concentrazioni pressochè costanti di questo neurotrasmettitore mentre nelle persone comuni il suo rilascio è occasionale ed esclusivamente notturno. Attualmente è un composto classificato nella categoria 1 negli Stati Uniti.

La pinolina è un ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina, concorre all’induzione della fase REM del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle esperienze extracorporee. In sostanza, libera l’accesso alla coscienza mentre sognamo superando i filtri della mente. La nostra necessità di “ricaricarci” in dimensioni più elevate durante il sonno profondo è quindi gestita da specifici ormoni pineali. È dunque possibile giungere a questo stato in modo autonomo e cosciente per interagire non-localmente con la materia e la percezione di altri individui (si ricorda l’esperimento di Aspect del 1982)?

L’utilizzo di droghe, reperite casualmente in natura, che favoriscono un’iperattività pinealinica, ha da sempre interessato l’uomo e influenzato tutte le religioni, non solo per la mera necessità di evasione, ma soprattutto per l’alterazione di coscienza che procuravano, una sorta di scorciatoia per congiungersi con il piano divino onnisciente e trarne vigore e saggezza. Gli antichi testi vedici, a cui si ispira il buddismo, sono stati scritti da saggi che utilizzavano il soma (parente della ayahuasca e ricco di DMT) per mantenere il contatto con la spiritualità e i propri poteri.

Apparentemente, oggi non si da’ molta importanza al terzo occhio come in passato ciò ha portato ad atrofizzare graduale di tale organo ed alla perdita di valori “obsoleti” quali la spiritualità, l’amore per il prossimo …
All’interno della Ghiandola pineale scorre acqua, che con il passare del tempo calcifica. Questo porta ad una atrofizzazione della Ghiandola. Tale processo di calcarizzazione ed atrofizzazione viene accelerato prevalentemente a causa dell’alimentazione moderna: bibite gassate, acqua fluorizzata, zuccheri raffinati. La Ghiandola pineale si attiva e si “decalcifica” di notte, con l’oscurità e con il sonno, pertanto per riattivare tale organo atrofizzato, nella maggior parte della gente sono necessarie queste due azioni: dormire e meditare.

Condividilo con i tuoi amici!