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Le cause che portano ad avere il mal di testa sono veramente tantissime. Possono essere legate al cibo, agli ormoni, ai problemi cervicali, allo stile di vita. Chi ne soffre, avverte forti disagi, tanti e tali che, in alcuni casi, compromettono le normali attività quotidiane.

Abbiamo già descritto alcuni rimedi naturali per calmare il mal di testa, oggi, invece, parliamo di come combatterlo attraverso l’alimentazione.

L’alimentazione in questi casi è molto importante, proprio perché è una delle cause alla base di questo disturbo. Ecco perché, per stare bene, è necessario innanzitutto mangiare bene. Vediamo come.

Alimenti da consumare con moderazione

Partiamo da un elenco di alimenti che dovrebbero essere consumati con moderazione. La ragione è da ricercarsi nel fatto che alcuni di questi cibi contengono sostanze verso le quali determinati soggetti, maggiormente predisposti ai mal di testa, sono intolleranti, o semplicemente perché sono più difficili da digerire.

Ecco la nostra lista:

Legumi
Cipolle
Crauti (cavoli fermentati)
Olive in salamoia
Frutta secca in guscio
Pane e pizza caldi (appena sfornati)
Banane mature
Cioccolato
Pomodori
Fragole
Peperoni.
In particolare, il cioccolato va evitato da chi soffre di mal di testa, a causa della feniletilamina contenuta in esso. Questa sostanza funge da vasodilatatore ed è sconsigliata a chi è particolarmente sensibile.

Inoltre, fragole, pomodori e peperoni, sono cibi ricchi di istamina e spesso possono provocare cefalee a causa di un eccessivo accumulo di questa sostanza, soprattutto nelle persone tendenti ad allergie.

Inutile sottolineare la necessità di evitare carni conservate, salumi, insaccati, formaggi stagionati che contengono nitrati e tiramina, nemici di chi soffre di attacchi di cefalea.

Alleati contro il mal di testa

Ecco invece un piccolo elenco di cibi che possono aiutarci a lenire i disturbi derivanti dal mal di testa.

Patate. Le patate, lo sappiamo, sono ricche di potassio. Una carenza di questo componente nel nostro corpo, può causare mal di testa. Ecco che, il consumo di patate può aiutarci ad alleviare i sintomi delle cefalee derivanti da questa carenza.
Anguria. Anche la disidratazione è una delle principali cause del mal di testa. Invece di prendere medicinali per alleviare le vostre sofferenze, potreste considerare di aumentare il consumo di frutta e verdura che contengono acqua. E quale alimento meglio dell’anguria! Inoltre, l’anguria contiene anche magnesio, essenziale nella prevenzione del mal di testa.
Caffè. Anche il caffè è considerato uno dei rimedi per alleviare le cefalee. Ma solo se assunto con moderazione. Il caffè è un vasocostrittore e può aiutare in tutte quelle situazioni in cui i nostri problemi derivano dal flusso del sangue. In generale, però, consigliamo di preferire gli altri alimenti, anche perché se da un lato il caffè può lenire il dolore, dall’altro può anche esserne la causa.
Mandorle. Abbiamo già parlato delle innumerevoli proprietà delle mandorle. Tra queste troviamo anche la capacità di far passare il mal di testa. Questo perché contengono magnesio, essenziale nella prevenzione dei nostri problemi. Inoltre contribuiscono al buonumore!
Spinaci. Gli spinaci hanno dimostrato di contribuire a ridurre la pressione sanguigna e alleviare il mal di testa, sono inoltre ricchi di vitamina B2. Si può pensare di consumarli in una buona insalata, assieme ad altri cibi utili al nostro scopo: via con la fantasia allora!
Miglio. Anche il miglio è inserito tra i cibi che ci aiutano a combattere il mal di testa grazie al suo importante apporto di magnesio.
Semi di sesamo. Ecco infine l’ultimo consiglio utile ad alleggerire le nostre sofferenze: consumare semi di sesamo. Questi piccoli semi hanno un grande valore nutrizionale e stabilizzano i livelli di estrogeni, prevenendo l’emicrania durante il periodo mestruale. Anch’essi sono ricchi di magnesio e possono essere usati ovunque: sulle insalate, nelle farine, nelle zuppe.
Quelli forniti sono solo dei piccoli suggerimenti per alleviare il mal di testa. Ricordate: questo problema, soprattutto se persistente, può essere il sintomo di qualcosa di più grave. Ecco perché è sempre consigliabile il parere medico.

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