fbpx

La carenza di vitamina D è più comune di quanto si possa credere. Così comune che una rivista americana, “The American Journal Of Clinical Nutrition”, ha descritto questo problema di scala mondiale come una vera e propria pandemia.

Una ricerca effettuata nel Regno Unito ha dimostrato che più della metà dei suoi abitanti soffre di carenza di vitamina D, mentre durante l’inverno e la primavera 1 persona ogni 6 ha una deficienza grave di questa vitamina.

La vitamina D è molto importante per la salute generale, e svolge un ruolo fondamentale nell’assicurare le funzioni di muscoli, cuore, polmoni e cervello. Il nostro corpo produce vitamina D attraverso la luce del sole, ma è possibile consumare integratori ed una piccola quantità proviene da determinati alimenti (alcuni pesci, il tuorlo d’uovo, i cereali e il grano).

Alcuni ricercatori stanno cercando di capire come funziona veramente la vitamina D nel nostro corpo, e la sua influenza sulla nostra salute. La carenza di vitamina D è stata associata ad un gran numero di condizioni e problemi di salute.

Ecco 7 malattie che indicano la carenza di vitamina D

  1. Osteoporosi: Una quantità adeguata di calcio e vitamina D sono importanti per mantenere la densità ossea e la forza. La carenza di vitamina D fa sì che le ossa esauriscano il calcio, indebolendosi e aumentando il rischio di fratture.
  2. Salute del cuore: La carenza di vitamina D è stata associata ad un maggiore rischio di ipertensione.
  3. Infiammazioni: Bassi livelli di vitamina D sono stati associati alle infiammazioni, ovvero ad una risposta negativa del sistema immunitario. Artrite, lupus e diabete di tipo 1 sono alcune condizioni associate alla carenza di vitamina D.
  4. Colesterolo: La vitamina D regola i livelli di colesterolo nel sangue. Senza l’adeguata esposizione al sole, alcuni precursori della vitamina D si trasformano in colesterolo piuttosto che nella vitamina stessa.
  5. Depressione: I recettori della vitamina D, presenti in molte aree del cervello, vengono coinvolti in numerosi processi del cervello. E’ probabile che questa vitamina sia associata alla depressione, e che gli integratori possano giocare un ruolo fondamentale nel suo trattamento.
  6. Diabete di tipo 2: Diversi studi dimostrano che la vitamina D può contribuire alla tolleranza al glucosio, attraverso i suoi effetti sulla secrezione di insulina e la sensibilità ad essa.
  7. Artrite reumatoide: La carenza di vitamina D può svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell’artrite reumatoide. Alcuni studi hanno dimostrato che le donne che hanno più vitamina D sono meno propense a sviluppare questa malattia.

Come integrare la vitamina D

  • Esporsi al sole: Almeno 15-20 minuti al giorno
  • Integrare: Assumere le capsule di vitamina D3 (seguendo la dose riportata nell’etichetta, anche se alcuni medici ne raccomandano almeno 5 volte tanto per avere un effetto terapeutico anticancro, dato che in europa il dosaggio consentito è molto più basso che in america, ad esempio una capsula in Italia è 300 UI mentre in america può essere 5000 UI)

Consuma solo cereali biologici (soprattutto il grano) in quanto altrimenti contengono il diffusissimo erbicida cancerogeno, il glifosato, che interferisce con gli enzimi responsabili dell’attivazione della vitamina D nel fegato e nei reni. Se scegli di integrare la vitamina D3 dovresti consumare maggiormente cibi fermentati (kefir, crauti, yogurt, aceto di mele, kombucha) in quanto contengono la vitamina K2 che ne migliora l’assorbimento.

Condividilo con i tuoi amici!