Il Diaframma questo misterioso muscolo
Il diaframma è il muscolo respiratorio per eccellenza. Un blocco del diaframma può portare alterazioni della colonna vertebrale, cervicalgie dolore lombare intercostali e gravi alterazioni della postura e perfino dolori addominali e alterazione del ciclo mestruale.
Del diaframma quasi nessuno ne parla, eppure la sua importanza è inversamente proporzionale al silenzio di cui è circondato.
Come funziona il diaframma ?
Immaginate una siringa per iniezioni col suo stantuffo, la parte col forellino dove si inserisce l’ago rappresenta la bocca, lo stantuffo è il diaframma; quando lo stantuffo scende risucchia aria nella siringa (polmoni), quando sale viceversa. Questo meccanismo rappresenta la respirazione primaria, quella che in condizioni normali dovrebbe essere in funzione ma spesso, molto spesso, non funziona o funziona solo parzialmente.
La respirazione accessoria:
E’ rappresentata da quella che comunemente viene chiamata toracica e che comunemente si pensa sia
“quella giusta”. In realtà è la respirazione di riserva e dovrebbe entrare in piena funzione solo quando la richiesta di ossigeno da parte dell’organismo supera certi valori, in parole povere quando l’organismo sta compiendo uno sforzo notevole.
Come funziona la respirazione accessoria ?
Si attua attraverso l’espansione (aumento di volume) della gabbia toracica che comporta un’espansione dei polmoni con conseguente risucchio di aria negli stessi.
Ma come si attua questa espansione? Sarebbero necessarie delle conoscenze di anatomia e meccanica scheletrica che non tutti hanno, quindi come prima per lo stantuffo e la siringa ricorrerò ad una semplificazione; immaginate ad un tubo di stoffa elastica più o meno del diametro del vostro torace, immaginate che ogni 2 cm ci sia un cerchio cucito lungo tutta la sua circonferenza al tubo, avrete una serie di cerchi solidali al tubo l’uno sull’altro, immaginate di agganciare il primo cerchio ad un gancio e i successivi ad altri ganci, otterrete una struttura elastica che tenderà a collassare per effetto della forza di gravità, in altre parole non sarà come avere un tubo di acciacco appeso a un gancio e che manterrebbe inalterata la sua forma, ma avremo un tubo schiacciato le cui anime ( cerchi = coste )sono più o meno inclinate verso il basso e la sezione di questo tubo sarà un ellisse. Se immaginate che le anime, per via dell’elasticità della stoffa assumono una posizione verticale verso terra il tubo sarà completamente collassato e il suo volume sarà eguale a 0 se invece tramite un paio di cordicelle noi tiriamo verso l’alto il primo cerchio ( = primo arco costale sottoclavicolare) tutti gli altri cerchi, solidali attraverso il tessuto elastico lo seguiranno e il tubo raggiungerà il massimo del suo volume .
Questo è il meccanismo della respirazione accessoria.
Aumento e diminuzione del volume (polmonare) della gabbia toracica tramite la variazione dell’inclinazione degli archi costali fissati posteriormente alle vertebre e anteriormente allo sterno. E le cordicelle?
Le cordicelle sono il primo alpinista della cordata che si puntella per aiutare gli altri a salire; le cordicelle sono i muscoli scaleni e rappresentano la corda dell’alpinista, già ma l’alpinista chi è?
Indovinate un po’, si è proprio la colonna cervicale, l’unico punto fermo a cui attaccarsi.
Immaginate di compire un ciclo respiratorio ogni 5 secondi, in un minuto respirerete 12 volte in un giorno… 17280 volte. Ma se respirate col diaframma voi avreste solo vantaggi, quali ?
Respirazione diaframmatica : vantaggi
Il diaframma è un notevole aiuto alla pompa cardiaca, massaggia dolcemente tutto ciò che gli sta sotto e anche sopra, quindi tutti gli organi della digestione e anche il cuore tramite i legamenti pericardici. Inoltre in inspirazione partecipa a migliorare la progressione del sangue verso il basso “ strizzando l’arco aortico discendente, e in espirazione aiuta la progressione del sangue refluo dal corpo attraverso la vena cava inferiore.
E gli svantaggi ? Sono tantissimi ma ci occuperemo solo di quelli relativi alle ricadute posturali.
Blocco del diaframma e conseguenze per la postura e colonna vertebrale
In primo luogo la colonna cervicale è tirata verso il basso per migliaia di volte al giorno, provocando quindi compressioni dei dischi cervicali e deformazione della c.cervicale, inoltre accelerazione verso l’artrosi cervicale, rigidità, dolori e problemi di equilibrio, acufeni e problemi digestivi e visivi.
Se il diaframma non fa il suo lavoro si blocca in espirazione quindi rimane contratto e ciò comporta ricadute negative sulla colonna lombare che sommate a mal posture possono portare a lombaggini, stitichezza dolori mestruali cattiva digestione gonfiori addominali…
Quindi il trattamento e lo sblocco diaframmatico sono essenziali e primari in ogni trattamento che riguardi la postura e la colonna vertebrale.