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“Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte, imparate a conoscermi e siate sereni“.
Andrew Taylor Still, padre dell’osteopatia e grande conoscitore dell’anatomia umana, descrive così diaframma toracico.

Sicuramente la frase di Still è di assoluto effetto e lascia presagire ed intendere parecchi concetti. Il diaframma è una parte fondamentale del nostro organismo e, se si presenta libero da restrizione, permette al corpo stesso di essere in salute fisica ed emotiva.

Il diaframma è attraversato oltre che dall’esofago, dai nervi vaghi e quindi il sistema neurovegetativo se viene disturbato con traumi, shock, stress e ansia si riflette in questa zona dando problemi digestivi, posturali, cardiocircolatori ed emotivi.

DIAFRAMMA FORTE PER AFFERMARSI NELLA VITA

Vedremo in questo articolo come liberare ed allenare il diaframma. Questo può essere fatto quando si è stressati o quando si ha voglia di entrare in contatto con il proprio corpo in maniera più profonda. Il diaframma corrisponde al 3° chakra o “Chakra del Plesso Solare”. In questo Chakra nasce la spinta che porta l’individuo ad affermarsi nella vita e rispetto al mondo che lo circonda, affrontando le continue sfide dell’esistenza di ogni giorno. E’ la sede del carisma personale, della consapevolezza di essere un individuo unico al di là della semplice necessità di sopravvivere.
Uno squilibrio di questo centro può rende facili all’ira, predispone a ulcere di origine nervosa, all’incapacità di essere calmi, mentre uno squilibrio in senso opposto può causare timidezza, scarsa energia, necessità di ricorrere a sostanze esterne per stimolare il proprio fisico, tendenza alla sottomissione e disturbi di digestione.

IMPAREGGIABILI TECNICHE RESPIRATORIE DAGLI YOGIN DELL’HIMALAYA

Inspirare con il naso ed espirare con la bocca facendo attenzione a gonfiare la pancia quando si prende aria e a sgonfiare la pancia quando la si butta fuori. Vari sono i tempi e i ritmi utilizzabili. L’esperienza degli yogin indiani è in questo campo impareggiabile. Il ritmo più produttivo è sicuramente l’1-4-2 e relativi multipli tipo 3-12-6, 5-20-10 e 7-28-14, secondo le proprie capacità polmonari e il proprio allenamento. La prima cifra sono i secondi di inspirazione, la seconda quelli di trattenimento e la terza quelli di espirazione, da contarsi mentalmente quando si fanno degli esercizi di fronte a finestra aperta o meglio ancora durante camminate e attività aerobica all’esterno.

RICONETTERSI ALLA SOLIDITA’ DELLA TERRA

Questa pratica è molto forte e serve ad aumentare la pressione interna dell’addome, funzionale per ristabilire un equilibrio importantissimo: l’eccessivo lavoro mentale, oppure un insolito stato d’ansia, fa salire l’energia verso l’alto determinando un sovraccarico energetico a livello della testa (testa “piena”, mal di testa, nausea, capogiri, ansia, ecc.). Questo tipo di respirazione riporta l’energia verso il basso, ossia verso terra, utilizzando il ventre come “centro” della forza originaria.

ALIMENTAZIONE AEREA A BASE DI MELANINA, AZOTO E SOMATOTROPINA

Respirare meglio non significa soltanto assorbire energia, appropriarsi di buona aria (ossigeno al 20% e azoto proteico all’80%, che con la forza del sole e la melatonina pompata dalla pineale all’ipofisi) porta a produzione gratuita aerea e non-gastrointestinale di somatotropina. La somatotropina è un auxone basilare, ovvero un ormone proteico della crescita. Respirare meglio significa alimentarsi in modo alternativo e permettere all’intestino di disinfiammarsi e di guarire. E significa anche riattivare il diaframma, ridandogli forza ed elasticità.

DIAFRAMMA TORACICO, IL MUSCOLO PIÙ IMPORTANTE DEL CORPO UMANO

Grande conoscitore dell’anatomia umana, Andrew Taylor Still (1828-1917), medico americano padre dell’osteopatia, aveva le idee chiare sul diaframma toracico, al punto da fargli dire che “Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Imparate a conoscermi meglio e sarete sereni”. Integrando le idee di Still e la tecnica Yoga si ottengono grosse deduzioni. L’uso appropriato del nostro diaframma toracico e della respirazione porta a sbalorditivi risultati: A) Migliora la tonicità della zona ventrale, B) Offre un ottimale apporto sanguigno agli organi e ai tessuti del corpo, C) Previene l’ernia iatale, D) Stimola il timo e le ghiandole surrenali, E) Aumenta la mobilità intestinale. Il diaframma è molto più che una semplice cupola muscolo-tendinea di separazione e di sostegno, visto che riveste grande importanza sul piano emozionale e su quello caratteriale.

Antiche pratiche orientali, sia di origine marziale che taoista, insegnano a utilizzare il respiro per recuperare la centratura nel plesso solare, ossia riconnetterci al nostro potenziale, ricompattando la sfera emotiva con la nostra volontà. Occorre dunque considerare il diaframma come parte di straordinaria importanza, e meritevole di attenzioni, di automassaggio, di distensione, di stretching e di rilassamento

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