Nelle ore scolastiche è abbastanza «inutile invitare il bambino a “stare dritto” con la schiena. Non esiste un concetto vero e proprio di postura corretta – affermano – Esiste però la postura che aiuta l’attenzione e facilita la capacità di concentrazione, e che consiste nella modifica continua della posizione sulla sedia; è quindi preferibile non assumere una determinata posizione e mantenerla per ore, ma piuttosto modificarla spesso».
È giusto, quindi, che un genitore riprenda il bambino sulla postura, ma è importante distinguere le posture sbagliate dalla comparsa della scoliosi. Il primo è un problema di muscolatura, il secondo di colonna vertebrale. In generale, «si consiglia di tenere le seguenti posizioni: in piedi, con le spalle dritte, poggiandosi correttamente sul bacino, distribuendo bene il peso, senza sbilanciarsi su un lato piuttosto che su un altro; seduti con il peso su entrambe le spalle, senza poggiare la testa su un braccio, di lato».
E il peso eccessivo dei libri? Gli zaini sono spesso davvero molto pesanti. Ma «non esiste nessun nesso di causalità tra zaino pesante, anche se portato su una sola spalla, e deformità o deviazione della colonna vertebrale. L’uso abituale dello zaino 20-30 minuti al giorno non crea alcun problema. Però – avvertono gli esperti – c’è da considerare che più tempo si porta un carico, più facile è che insorga una contrattura dolorosa sulla schiena o si assumano posture sbagliate».
Tuttavia è buona norma prendere accordi con gli insegnanti, «di solito disponibili, perché attraverso la programmazione e l’organizzazione del lavoro scolastico il materiale da trasportare venga distribuito nell’arco della settimana».
Zaino in spalla o trolley? L’importante è che «non vi sia un sovraccarico di libri. Non è tanto determinante il mezzo con cui si trascinano, quanto il peso dei libri stessi, che non deve mai essere eccessivo», concludono.